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Comunicazione rivolta agli Iscritti, alle AMR e alle Organizzazioni Sindacali

Comunicazione rivolta agli Iscritti, alle AMR e alle Organizzazioni Sindacali

Cari saluti a tutti, in questi ultimi tempi ho visto, come Presidente e come iscritto al nostro Ordine, un fervore di attività e un vivido interesse correlati all’iscrizione obbligatoria prevista dalla L.3/2018. Va detto che la collaborazione è sempre un valore aggiunto, sia che si tratti di rapporti interpersonali tra professionista e professionista, di rapporti tra professionisti ed Ente, tra Associazioni ed Ente, o altre combinazioni tra le parti in causa. Di vera collaborazione, tuttavia, deve sempre trattarsi, altrimenti si ottiene l’effetto contrario. Porto a esempio un tema di attualità, la stipula collettiva dell’assicurazione obbligatoria. Stipula che ha consentito la copertura assicurativa “su misura” di TUTTI i TTSSRM a soli 30€/anno, con un risparmio innegabile in termini di tempo e risorse economiche. D’altro canto, essendo un obbligo che deve essere garantito dall’Ordine di appartenenza, le procedure di verifica da mettere in atto per il controllo delle polizze personali, anche in termini di qualità della copertura, avrebbe avuto dei costi simili, se non superiori, all’importo dell’annualità prevista. Se è vero, come è vero, che in democrazia la maggioranza decide, il principio va applicato anche per i nostri Iscritti. I vari ricorsi messi in atto per la tutela, più che legittima, dei singoli Iscritti potrebbe però ricadere sulle spalle di tutti, un modello gestionale/organizzativo uniformato consente indubbi risparmi rispetto a un modello non standardizzato. Bisognerebbe, quindi, chiedersi se sia sempre opportuno portare avanti iniziative a carattere “personale” anziché ragionare in termine di collettività, soprattutto quando l’impegno economico in gioco è molto contenuto.
Le proposte collaborative hanno come primo obiettivo il miglioramento di ogni proposta iniziale. L’arroganza e gli interessi personali, come è noto, sono elementi contrari ad un progetto comune, a prescindere da chi li metta in atto.
Il Consiglio Direttivo ha avuto modo di approfittare (in senso buono) della disponibilità di colleghi, Associazioni e Organizzazioni Sindacali. Qualcuno spontaneamente, altri su richiesta, ci hanno consentito di produrre risultati tangibili. Diversamente altri soggetti stanno operando in un’ottica completamente diversa, ovvero, per la tutela della propria immagine personale e dei propri intetessi.
Proprio perché il CD svolge le funzioni di competenza con le modalità tipiche del volontariato, a maggior ragione, dobbiamo chiedere l’aiuto di tutti; costerebbe poco delegare attività a professionisti sicuramente più competenti, ma decisamente più costosi. In quest’ottica decideremo, strada facendo e assieme a voi, come organizzarci, valutando TUTTE le proposte e mettendo in primo piano, come sempre è stato fatto, l’interesse degli Iscritti e contrastando le iniziative di carattere personale, la cui ricaduta andrebbe a scapito del gruppo.

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