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Logopedista: analizziamo questa professione insieme alla Dott.ssa Petra Z

Logopedista: analizziamo questa professione insieme alla Dott.ssa Petra Z

Analizziamo da vicino questa professione insieme alla Dott.ssa Petra Z., logopedista presso l’Ospedale di Treviso, dove lavora nel reparto di otorinolaringoiatria. Petra si occupa principalmente di riabilitare le funzioni legate al linguaggio e alle funzioni orali, legate alla deglutizione e alla voce, aspetti fondamentali per la qualità della vita dei pazienti.

In questa intervista ci racconta il suo percorso, le sfide e l’evoluzione della sua professione in questi anni.

  • Come è nata la tua passione per questa professione e cosa ti ha spinto a intraprenderla?
    Dopo i miei studi classici, che mi hanno fatto sviluppare una visione più pragmatica e concreta del linguaggio, ho capito che c’era un modo per unire la mia passione per la comunicazione e il desiderio di fare del bene: diventare logopedista. Questo percorso mi permette di combinare la sensibilità umana con il rigore scientifico, aiutando le persone a recuperare abilità fondamentali, come parlare, deglutire e comunicare in modo efficace. Spesso, questi aspetti vengono dati per scontati, ma rappresentano funzioni basilari per sentirsi integrati nella società e vivere in modo autonomo.
  • Quali sono le sfide principali che incontri nel tuo lavoro quotidiano e come le affronti?
    Una delle sfide principali è la percezione esterna del ruolo del logopedista. Molti pensano che noi logopedisti ci occupiamo esclusivamente del linguaggio, senza – invece – comprendere quanto sia vasto il nostro ambito d’intervento. Oltre al linguaggio, ci occupiamo di funzioni orali come la deglutizione e la voce e lavoriamo in stretta collaborazione con l’équipe medica per garantire il miglior percorso di riabilitazione possibile ai nostri pazienti. Il nostro contributo è essenziale per la qualità di vita dei pazienti, ecco perché il sostegno e la collaborazione dei colleghi medici diventa fondamentale per poter intervenire tempestivamente e in modo efficace.
  • Puoi raccontare un aneddoto o un episodio memorabile che ti ha segnato positivamente durante la tua carriera?
    Il mio ingresso in ospedale è stato un momento determinante per la mia carriera. Ero convinta che il mio lavoro fosse limitato agli aspetti linguistici della riabilitazione, ma già dal primo giorno sono rimasta affascinata dal mondo della chirurgia. Ricordo ancora la mia sorpresa e, allo stesso tempo, il mio entusiasmo nel vedere come il nostro intervento potesse essere prezioso anche per casi clinici complessi.
    Uno dei ricordi più toccanti riguarda un paziente terminale, sottoposto a molti interventi chirurgici, che presentava grandi difficoltà nella deglutizione. La sua condizione era critica, ma, con molta pazienza e costanza, siamo riusciti a migliorare significativamente la sua capacità di deglutire. Vedere la sua gratitudine e la sua gioia nel poter svolgere un atto così semplice è stato per me motivo di grande soddisfazione, e ricordo questo paziente ancora oggi.
  • Quali cambiamenti o innovazioni hai visto nella tua professione negli ultimi anni e come pensi che evolverà in futuro?
    Negli ultimi anni ho visto dei progressi significativi sia sul piano clinico che burocratico. C’è una maggiore collaborazione tra logopedista e medico, che va oltre la semplice diagnosi e trattamento. La logopedia sta finalmente assumendo un ruolo riconosciuto e integrato all’interno delle équipe ospedaliere e credo che questo migliorerà ulteriormente in futuro. Spero che si arrivi a una piena integrazione della logopedia nel sistema diagnostico, soprattutto per quanto riguarda la diagnosi precoce e il monitoraggio continuo.
  • Qual è il consiglio più importante che daresti a un giovane che vuole intraprendere la tua professione dopo la scuola?
    Consiglierei di informarsi a fondo su tutte le sfaccettature della logopedia, la quale non riguarda esclusivamente il linguaggio, ma anche la deglutizione, la riabilitazione della voce e molto altro. È una professione ricca e complessa che offre tante opportunità di crescita sia umana che professionale.

 

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